La musica nelle artiterapie - Le peculiarità della musicoterapia

Dalla rivista "InformazioneAip" - marzo 2019 - pag 71

Da molti anni si sono fatte strada le Artiterapie, ovvero quella forma di espressione che utilizza come canale di "comunicazione" il non verbale per mezzo di mediatori artistici. Alla base delle artiterapie vi sono elementi fondamentali tali che creano la differenza rispetto a semplici interventi di "animazione", ovvero la capacità di ascoltare il paziente, aspettare e vedere le sue esigenze anche, ad esempio , nelle sue apparenti inattività.
Fra le Arti terapie vi è la Musicoterapia (MT); la letteratura scientifica riporta moltissime ricerche sull'effetto della Mt utilizzata in vari ambiti riabilitativo-terapeutici. Fra queste vi è la Malattia di Parkinson, di cui ci occupiamo da quasi un anno presso AIP.
L'attività riabilitativa svolta con i pazienti è stata creata appositamente ed è il frutto di studi ed esperienze che ci hanno portato a creare il modella della Percezione Ritmico Corporea (PRC).
Questa tecnica prende spunto dalla RAS, tecnica utilizzata nella NMT ( Neurologic Music Therapy - Musicoterapia Neurologica), alla base della quale vi è il concetto che un segnale sensoriale acustico ripetitivo può Sincronizzare e facilitare i movimenti ritmici (M.Thaut 2001).
Questo significa che la musica, e in special modo il ritmo, aiutano a compiere movimenti regolari e più precisi rendendo ad esempio il cammino meno faticoso e più sicuro.
Assistiamo, in questi anni, ad una crescente offerta di attività rivolte alle persone con malattia di Parkinson, e molte di queste considerano proprio la qualità del movimento e l'aspetto emotivo. Tra queste, ad esempio , il Tango, denominato Tangoterapia o altre forme di danza, fino ad arrivare ad attività come la Boxe e adattata e altri tipi di sport.
Da tutto questo si evince chiaramente, e la ricerca scientifica lo conferma, che tutte le attività che comportano la sequenzialità di movimenti ritmici controllati, possono essere di aiuto. All'esperienza puramente "fisica" vanno inoltre considerati altri aspetti sicuramente non meno importanti, come il piacere di svolgere un'attività, l'aggregazione, la socialità ecc., nell'ottica del conseguimento di una miglior qualità di vita, in relazione agli interessi e alle potenzialità di ogni persona.
Nell'ambito della "musicoterapia", la Percezione Ritmica Corporea, integra un gran numero di aspetti che riguardano la persona. Si può dire che prende in carico la persona a livello emotivo, sensoriale, percettivo e corporeo, da qualunque punto si trovi l'evoluzione della "malattia".

Le attività proposte si pongono quindi diversi obiettivi:

  • Rilassamento : si struttura attraverso esercizi di respirazione associati all'utilizzo della vocalità, del suono indirizzato e dell'immaginazione. L'apprendimento del training permette al paziente di poter svolgere gli esercizi autonomamente, in particolar modo per ridurre l'ansia e l'insonnia.
  • Espressione sonora: vengono utilizzati semplici strumenti a corda, percussione e fiato, per aprire una comunicazione basata sulla libera espressione ritmico-melodica. Questa attività si basa sul concetto per il quale la produzione del suono è regolata da un gesto ritmico e regolare, il quale si modula attraverso l'interazione con il terapeuta, sulla spinta emotiva della comunicazione non verbale (gesto-suono). Attraverso questa modalità avviene uno scambio emotivo atto a manifestare ed elaborare aspetti psico-emotivi, anche nell'ambito di una situazione di gruppo o nell'impossibilità di un'elaborazione verbale e/o cognitiva appropriate.
  • Movimento: si utilizzano musiche registrate, proposte a diverse velocità ritmiche, per focalizzare e mantenere l'attenzione sulla postura in posizione eretta, sull'equilibrio e sulla qualità del movimento durate il cammino. Il training si propone di fare in modo che la persona possa condurre il movimento anche in assenza dello stimolo ritmico-musicale.
    L'attività musicoterapica, concludendo, sta ricevendo sempre più consensi, in base agli evidenti benefici riportati dalle persone che ne stanno usufruendo, e alle numerose evidenze scientifiche che dimostrano agli studi realizzati in tutto il mondo

    I musicoterapeuti
    Maurizio Scarpa e Manuela Dominici